- Chi si rivolge allo psicologo?
Le persone che stanno affrontando un momento di vita in cui difficoltà più o meno serie, interferiscono con il proprio equilibrio interiore e con il raggiungimento dei propri obiettivi di vita. Lo psicologo lavora in contesti individuali, sociali, lavorativi, scolastici e a più livelli di gravità e disfunzionalità. Ci si rivolgere a uno psicologo per prendersi cura di sé affrontando e risolvendo i conflitti che ci ostacolano.
- Di cosa potrei parlare con uno psicologo?
Non esistono argomenti “ammessi” o “non ammessi” nella relazione con lo psicologo; esistono “Bisogni” che vanno accolti proprio in quanto tali. Sarà pertanto premura del professionista agire in questa direzione assicurando la sua presenza scevra da qualsiasi forma di giudizio. Obiettivo fondamentale è creare un luogo in cui la persona possa sentirsi innanzitutto libera di esprimere i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi pensieri.
- A volte sento di non riuscire a contenere la rabbia, sento di scattare per un nonnulla, basta un piccolo fraintendimento ed entro in guerra con le persone. Cosa posso fare?
La rabbia inizialmente ha una funzione adattiva, non è un’emozione “sbagliata” e non va confusa con l’aggressività e la violenza, che sono manifestazioni agite che derivano dalla rabbia stessa; tuttavia non va trascurata, in particolare quando sentiamo di non riuscire a mantenerne il controllo. Esistono attività fisiche come lo sport, o tecniche adatte per incanalare questa energia. Estremamente efficace è la capacità nel verbalizzare quegli stati profondi che degenerano in atti di rabbia non gestita.
- Sono giorni che sono chiuso/a in casa, mi sento depresso/a, come posso stare meglio?
Viviamo in un’epoca storica in cui stare in casa non è solo una scelta, ma in qualche modo è un’esigenza. Questo ci ha messi di fronte a cambiamenti radicali delle nostre abitudini di vita che può aver reso instabile il nostro umore. Il primo passo è quello di rivolgersi ad un professionista (psicologo o psicoterapeuta) che ci aiuterà a comprendere se si tratta effettivamente di un episodio depressivo e ci orienterà nei passaggi successivi, capendo con noi come far fronte a questa situazione.
- Da quando è cominciata l’emergenza COVID non riesco più ad uscire di casa: cosa posso fare?
Potrebbe accadere di aver paura in questo particolare periodo che stiamo vivendo. Qualora si senta bloccato/a al punto da non riuscire più ad uscire di casa e di conseguenza sia compromesso il suo benessere quotidiano può rivolgersi ad un esperto per affrontare e superare i suoi blocchi.
- Una persona a me cara avrebbe bisogno di un sostegno psicologico. Come posso fare per inviarla?
Chiunque potrebbe avere l’impressione che un proprio caro beneficerebbe dell’aiuto di uno psicologo. Va considerato, tuttavia, che una persona deve sentire questa scelta come propria affinché possa trarne vantaggio. Si può invitare la persona a noi cara a fare un primo colloquio per decidere autonomamente e valutare la possibilità di cominciare un percorso.
Nel caso di minori di cui si è genitori e/o tutori legali, si esercita invece la responsabilità genitoriale e l’intervento può essere promosso dal genitore/tutore stesso, secondo i casi previsti dalla legge.
- Mi sento spesso giù di morale: sono depressa?
Può capitare in alcuni momenti della propria esistenza di avere un tono dell’umore basso. Qualora tale abbassamento del tono dell’umore fosse costante e a questa condizione si accompagnassero altri vissuti quali: perdita di interesse o piacere nel fare le cose quotidiane, faticabilità, perdita di peso, insonnia o eccessivo bisogno di dormire, perdita di concentrazione o simili, è opportuno rivolgersi ad un esperto per poter inquadrare la situazione e offrire l’aiuto più adeguato per lei.
- Soffro di insonnia, cosa posso fare?
Può capitare in alcuni momenti della propria vita di avere difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno o di svegliarsi molto presto al mattino senza riuscire più a riaddormentarsi. Qualora l’alterazione del sonno sia costante e causi disagio compromettendo il suo benessere quotidiano (in ambito sociale, lavorativo, scolastico/universitario, comportamentale o in altre aree importanti) è opportuno rivolgersi ad un esperto per poter inquadrare le cause di tali alterazioni e lavorare alla risoluzione delle stesse.
- Ho l’ansia. Come la gestisco?
Il primo passo è quello di rivolgersi ad un professionista (psicologo o psicoterapeuta) che ci aiuterà a comprendere se si tratta effettivamente di episodi di ansia e ci orienterà nei passaggi successivi. Provare a sopprimere o controllare l’ansia senza sapere come efficacemente intervenire genera ulteriormente ansia. Più utile è avvalersi della calma al fine di rallentare l’accelerazione che l’ansia stessa comporta, in modo da guardarla per quella che è; un professionista potrà seguirci in questo percorso.
- Ho molta ansia, specialmente da quando è cominciata l’emergenza COVID: cosa posso fare?
Può essere normale, in questa situazione difficile che stiamo vivendo, sentirsi in ansia. Qualora lo stato di ansia sia costante, si estenda a molte aree della vita (es. lavoro, relazioni, ecc) compromettendo in modo significativo il proprio benessere quotidiano è opportuno rivolgersi ad un esperto per inquadrare le cause di tale stato e lavorare alla risoluzione delle stesse.
- Figli a casa con la DAD, il lavoro, non riesco più a gestire il tempo, mi sento stressata e sovraccarica: cosa posso fare?
Può essere normale, in questa situazione difficile che stiamo vivendo, sperimentare stati di malessere e sovraccarico. Qualora tali stati siano costanti e compromettano in modo significativo il proprio benessere quotidiano in aree importanti (Es. lavoro, relazioni, ecc.) è bene rivolgersi ad un esperto che possa aiutare a lavorare su obiettivi, priorità, sull’attivazione di risorse interiori, strategie di adattamento, motivazione per riscoprire il proprio potere personale come insieme di risorse interne che ci consentano di affrontare e gestire al meglio le difficoltà del momento.
- C’è un rimedio per l’ansia?
L’ansia è una condizione comune a molti. Qualora tale stato sia costante e comprometta in modo significativo il proprio benessere in molte aree quotidiane tra cui quella lavorativa, relazionale, scolastica, è opportuno rivolgersi ad un esperto per poterne inquadrare le cause e risolvere tali condizioni di malessere.
- Ho paura che io e le persone a me care possano ammalarsi, questo pensiero è diventato un’ossessione e non mi fa dormire la notte: cosa posso fare?
Tale paura è un vissuto comune a molti in questo momento. Se tale pensiero diventa fisso, costante, impedendoci di dormire e compromettendo in modo significativo il nostro benessere in aree importanti della vita quotidiana (es. lavoro, relazioni, scuola, ecc.) è opportuno rivolgersi ad un esperto per poter affrontare il proprio disagio e migliorare così la propria qualità della vita.
- Ultimamente non riesco a controllarmi nel mangiare, che problema ho?
Può capitare di mettere in atto condotte alimentari scorrette, specialmente in determinati periodi della propria vita, per esempio particolarmente stressanti. Qualora tali comportamenti siano costanti e compromettano in modo significativo il proprio benessere quotidiano è opportuno rivolgersi ad un esperto per inquadrare l’origine di tali comportamenti e lavorare per migliorare la propria qualità della vita ricordando sempre che corpo e mente sono strettamente collegati e che è fondamentale lavorare in sinergia per il benessere di entrambi.
- Da quando è cominciata l’emergenza non posso più andare al lavoro, vedo tutto nero, ho paura di non farcela, di ammalarmi e diventare pazzo/a.
La situazione che stiamo vivendo può generare sentimenti di sconforto e paura. Se tali stati diventano costanti, ci bloccano e compromettono in modo significativo il nostro benessere quotidiano, è opportuno rivolgersi ad un esperto per migliorare il proprio benessere psicologico, affrontare tali stati e riprendere la propria quotidianità come meglio possiamo sfruttando le nostre risorse interiori.
- L’isolamento sociale mi ha fatto sprofondare in uno stato di angoscia, ho paura di diventare depresso/a
Le restrizioni e l’isolamento sociale, imposti in questo periodo difficile che stiamo vivendo, possono generare stati di angoscia, paura ed incidere sul nostro tono dell’umore. Riconoscere il proprio malessere è il primo passo per potersi dare la possibilità di rivolgersi ad un professionista, per poterli affrontare e risolvere, qualora tali stati compromettano in modo significativo il proprio benessere quotidiano in aree importanti della propria esistenza (es. lavoro, relazioni, ecc.).