A cura delle Dottoresse Annamaria Cimmino e Lidia Accardo.
1 – Aspetto o mi rivolgo ad una logopedista?
Il bambino dovrebbe essere in grado di esprimersi con parole e frasi più complesse e articolate intorno ai 30 mesi di età. Inoltre, la maggior parte delle regole linguistiche viene appresa entro i primi 4/5 anni di vita. Queste indicazioni non bastano però a dirci con esattezza quale possa essere il disturbo del bambino: infatti per l’individuazione di un “late talkers” (parlatore tardivo) o di un bambino con disturbo del linguaggio, è necessaria una procedura più articolata, caratterizzata da una visita medica specialistica multidisciplinare composta da neuropsichiatra, psicologo e logopedista.
2 – Il mio bambino parla poco o male, quando mi devo preoccupare?
Quando i bambini imparano a parlare, spesso commettono errori di articolazione che si manifestano con l’omissione, inversione o sostituzione di alcuni fonemi (“lana” anziché “rana”, “pada” anziché “spada” ecc.). Queste difficoltà, se riscontrate intorno ai 3/4 anni di età, o se permangono oltre questa fase, possono essere indice della presenza di un disturbo del linguaggio. Frasi semplificate, incomplete o scorrette dal punto di vista formale (“acqua voglio io” invece di “io voglio l’acqua”), rappresentano anch’esse un deficit nell’espressione verbale e quindi indice di disturbo del linguaggio, se si riscontrano in un’età nella quale il bambino dovrebbe aver raggiunto una certa complessità e correttezza dell’eloquio.
3 – Mio figlio ha due anni e pronuncia solo mamma e papà, a differenza del fratello che alla sua età pronunciava già molte paroline. Come posso aiutarlo?
Quando un bambino all’età di 2 anni ha un vocabolario espressivo inferiore alle 50 parole, può essere definito come un “late talker”, ovvero un parlatore tardivo. Inoltre spesso questa difficoltà è associata anche ad una carenza nell’utilizzo di combinazioni di parole per produrre frasi, le quali spesso sono caratterizzate dall’utilizzo una singola parola per esprimere un intero concetto (olofrase o parola-frase). I bambini con difficoltà di linguaggio passano attraverso gli stessi stadi degli altri bambini, ma più lentamente. È molto importante ai fini della stimolazione del linguaggio:
Stabilire una sintonia con il bambino.
Incoraggiare la sua voglia di comunicare e aumentare la sua autostima.
Dargli più possibilità di interagire con voi.
Creare opportunità per imparare a parlare.
In questi casi è inoltre necessaria visita medica specialistica multidisciplinare (neuropsichiatra infantile, logopedista, psicologo).